lunedì 29 luglio 2013

Il 27 che c'era e il 27 che non c'è mai stato

Il 27 era una certezza. Giorno di paga per i lavoratori; una certezza che permetteva di progettare il futuro. Anche chi l'ha sempre avuta, ne parla al passato. Repubblica gli ha dedicato un puntuale servizio firmato da Federico Fubini proprio al cadere quest'ultimo 27 estivo.

http://www.repubblica.it/economia/2013/07/27/news/cos_sparito_il_27_del_mese_stipendio_sempre_pi_in_ritardo-63797615/

In tutt'Italia, nei settori legati ai pagamenti statali, il giorno di paga si fa sempre più lontano e i lavoratori hanno scoperto l'incertezza.

Ora, lo voglio dire con chiarezza: non è che chi il rito del 27 non l'ha mai celebrato può rallegrarsi di una notizia così.
Se si frantuma così una certezza di vita e di futuro in modo tanto diffuso, vuol dire che la salita si fa più impervia per tutti. Lavoratori stabili e lavoratori precari.

E anche questo non è giusto.

Nessun commento:

Posta un commento