domenica 20 ottobre 2013

Congresso PD; il #segretario che verrà e la #precarietà

Una testa un voto. Un voto di testa mia 

Dice che Matteo Renzi è in testa, lo dicono  i sondaggi misurando le intenzioni di voto per le primarie del Partito Democratico. Dunque sembrerebbe che i giochi siano fatti. Il popolo delle primarie, organizzato in correnti, componenti, sensibilità, gruppi e sottogruppi,  ha già deciso e lo sta dicendo ai sondaggisti con un certo anticipo.

Ci credo con riserva. Per molte ragioni, che non sono solo le mie ragioni.  Secondo me sta cambiando e di molto il sentire e il decidere del cosiddetto "popolo delle primarie" che potrebbe riservare delle sorprese.

In quanto a me, mi riservo di decidere e fra Matteo Renzi, Gianni Cuperlo, Giuseppe Civati, Gianni Pittella, sceglierò chi deciderà di illuminare il cono d'ombra in cui sono relegati i precari della generazione di mezzo vittime di una condizione che non hanno scelto, determinata anche dalle scelte collusive lunghe tanti anni del Pci, Pds, Ds, Pd che non hanno sufficientemente contrastato il cambiamento del mercato del lavoro nel delicato passaggio da posto fisso a flessibile che è diventato precarizzazione continua di vita senza tutele né diritti.

Questo Congresso per il Pd sarà un momento di svolta in cui o si rischia per il cambiamento o si rischia la frantumazione.

Il recupero della sua identità dovrebbe passare anche da qui: un'analisi seria del fenomeno sottotraccia dei precari della generazione di mezzo, una proposta politica credibile e convincente e poi una comunicazione efficace.

Intanto lo dico qui a tutti i candidati,  tra qualche ora, molto volentieri, lo dirò a Gianni Cuperlo, durante un incontro pubblico a Napoli dove sono stata invitata. Poi vi dirò.




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