In quest'epoca di crisi la società italiana si caratterizza per la perdita di punti fermi:
si perde stabilità
nei tempi di lavoro - non esiste più il posto di lavoro, uno, sicuro e per tuta la vita produttiva
nelle retribuzioni - si viene pagati poco e in modo discontinuo nel tempo
nei percorsi professionali - si rimane fermi anzi si viene superati dai più giovani che accettano condizioni di sfruttamento
negli affetti: se si ha famiglia la fatica di far quadrare i conti di mangia la bellezza dello sguardo sul futuro dei figli
nelle garanzie e nelle tutele dei diritti: se non ti sta bene avanti un altro.
Ciò accade in un contesto caratterizzato dalla pressante richiesta di flessibilità e un'esiguità di risorse per il welfare che condiziona le biografie individuali e collettive. Le fratture sempre più nette con il vecchio modello di regolazione si traducono nell'aumento delle diseguaglianze sociali.
La vita vissuta analizzata in una raccolta di saggi Mappe della precarietà volume I e II a cura di Annalisa Murgia e Emiliana Armano scaricabili gratuitamente nella collana libri di Emil.
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