mercoledì 20 febbraio 2013

Bersani:domani da Napoli fai un Patto con i Precari


Il Popolo delle Primarie è un Popolo abitato da precari. Il Popolo italiano è un Popolo abitato da precari. Sempre di più e sempre più soli. Bersani premier avrà l'occasione, se vorrà, di guardarci all'altezza degli occhi. Con provvedimenti, misure, politiche economiche e del lavoro che tengano conto di chi dai 30 ai 50 anni è fuori da tutti i processi lavorativi equi e giusti degni di questo nome.
In campagna elettorale se ne sono visti solo timidi accenni anche nel Partito Democratico che è il mio partito: della precarietà non si è parlato in modo diffuso; il convivere con condizioni quotidiane di lavoro e di esistenza precarie  attraversa tutte le generazioni interessando uomini e donne da Nord a Sud. 
Sono una di quelle persone che si è impegnata nelle primarie del Partito Democratico, una del popolo delle primarie cui Bersani in queste ore si sta rivolgendo chiedendo un ultimo sforzo perché si faccia moltiplicatore di  un voto responsabile ed indispensabile per  garantire al Paese un governo stabile.Sono d'accordo, si deve fare, si sta già facendo.
Stiamo già in  moto, da settimane in tante e tanti; per strada ed in casa; nelle iniziative pubbliche e nelle occasioni private. Spero stamattina di aver convinto al voto la mia gentile estetista mentre a capo chino era intenta a sistemarmi le unghie troppo a lungo trascurate; tanto per dire. Viaggio in autobus ed è un'occasione che torna buona per intavolare piccoli ed animati confronti su queste elezioni invernali. Ognuno smacchia il giaguaro come può. E non c'è luogo in cui non intrecci la più privata delle questioni: l'essere precari: Se non incontri i diretti interessati che riconosci subito dallo sguardo e quell'avere tempo a disposizione, incontri le loro madri, o addirittura qualche arzillo nonno ancora appassionato partecipante alle iniziative pubbliche del partito che ti dice abbassando la voce e lo sguardo: "sai mio nipote, è bravo e laureato e lo sfruttano solo, gli do una mano quando posso".
Caro Bersani, se parli i precari, ai loro genitori, ai loro nonni stringi un patto di cittadinanza davvero con tutti; ti chiedo di farlo con un passaggio chiaro e deciso, non un accenno generico domani  a Napoli dal Palco di Piazza Plebiscito.