giovedì 1 agosto 2013

#Autobus-Irpinia: fatalità e precarietà

Tragedia di Monteforte Irpino. Davvero solo caso assassino o destino? O piuttosto una tragedia che ha incrociato precarietà fatali, figlie di un incastro di tempo di lavoro calpestato e di tempo di riposo anch'esso strappato ai pochi soldi disponibili.

Un autobus su strada da 18 anni; piccola azienda a gestione familiare dove il confine tra la norma e normalità è troppo labile per essere rispettato.

Un guard-rail che non regge l'urto, si appurerà se ci sono sono responsabilità per quel new jersey frantumato verificando anche qui il filo sottile tra norma e normalità. Anch'esso troppo labile per essere controllato?

Vite precipitate in fondo ad una scarpata. Famiglie semplici, Nonni con nipoti, genitori  con figli.

Partiti da Monteruscello provincia di Napoli per passare qualche giorno di fresco appena fuori provincia.
Persone normali abituate normalmente a non consentirsi più del necessario. Morte lasciandoci un'inquietante riflessione: potevo esserci io, potevi esserci tu, potevamo esserci tutti.



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